di Aldo Carpineti
Oggi più di ieri trovare un alloggio confacente con le proprie esigenze appare difficile. Sia per le mutate esigenze conseguenti ai fenomeni verificatisi in questi ultimi anni, specificamente a seguito della pandemia da covid, ma anche per il contemporaneo rialzo dei prezzi sia negli affitti sia negli acquisti.
Chi ha fra le sue proprietà un bene che può valere a procurargli un reddito certo non se ne priva per poco compenso, ed è logico sia così. Conservare le proprie disponibilità, il proprio personale potere d'acquisto è atteggiamento più che lecito. Ciascuno di noi giustamente evita ipotesi di impoverimento. La conservazione del proprio status quo economico è il minimo che in termini speculativi si possa fare.
L'altra faccia della medaglia vede chi non abbia disponibilità di un appartamento in proprietà oppure da lui occupato da lungo tempo in grandi difficoltà nel reperire sul mercato una sistemazione per lo meno sufficiente alle esigenze proprie e della propria famiglia. Oggi si vive in casa più di ieri, per quanto sembri vero il contrario, le vicende legate al covid hanno portato molti, per propria iniziativa o per richiesta del datore di lavoro, a spostare la sede abituale della propria attività dagli uffici alla propria abitazione.
Ne sono derivate conseguenze sociali, famigliari, formativo-professionali. Lavorare da casa non sempre è così agevole. Convivenze gradite e persino indispensabili hanno peraltro spesso controindicazioni rispetto alle possibilità di concentrazione necessaria al lavoro, alle esigenze di conservare un certo stile aziendale, al reperimento di un'area, anche piccola, di cui disporre senza interferenze. Oltre tutto le visite on line del capo possono essere anche improvvise e vi è necessità di mostrarsi pur sempre all'altezza e nelle condizioni di non farsi biasimare, per una ragione o per l'altra.
Abitudini in trasformazione, dunque, e scelte relative alle possibilità abitative anche. Ci si allontana dalla city congestionata, perchè il lavoro da remoto ci permette ubicazioni in periferie gradevoli, più vivibili e appaganti. Gli interni degli appartamenti devono rispondere ad esigenze nuove, legate ai nuovi stili di vita ed alla stessa concezione esistenziale, che una volta trovava nel lavoro la massima espressione e, in un momento successivo, nella famiglia la naturale destinazione e investimento del proprio guadagno. Oggi la gente richiede altro, soprattutto il lavoro deve essere in funzione della vita e non viceversa.
La raeltà versiliese è particolare per la stessa conformazione geografica dei luoghi, per le tradizioni radicate qui più che altrove e perché spesso le abitazioni sono già rispondenti a quanto i nuovi mercati richiedono. Chi ha casa a Viareggio, in sostanza, poteva contare su una sistemazione ottimale ieri e può farlo altrettanto oggi. Le dimensioni, le conformazioni interne, le distanze dai servizi, dal centro, dal mare, da qualsiasi altro punto strategico non hanno necessità di subire grandi trasformazioni.
I giovani che cercano alloggio, le coppie formate da poco tempo, quelle che crescono per il felice arrivo di bimbi spesso hanno però necessità di calcolare pro e contro delle proprie scelte, persino dei propri indirizzi di ricerca. Le agenzie sono numerose e professionalmente molto preparate, c'è persino collaborazione reciproca fra di esse.
Forniamo di seguito una sintetica descrizione del mercato immobiliare viareggino, tutto sommato pressoché invariabile nel tempo, ma da approfondire poi caso per caso in ogni situazione concreta. Anzitutto va tenuto presente che questo è il migliore momento per cercare casa a Viareggio, essendo ormai finita la stagione balneare ed essendo lontana la prossima. Per cui sia in ragione di una ricerca meno frequente rispetto all'alta stagione sia per la conseguente favorevole condizione dei prezzi conviene davvero soffermarsi su una ricerca accurata e non necessariamente frettolosa.
Giovedì 24 novembre 2022
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