La vicenda di Davide e Golia (riveduta e corretta) insegna... non sia un episodio

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La vicenda di Davide e Golia (riveduta e
corretta) insegna... non sia un episodio

Storia magistra vitae dicevano i nostri antenati e può ancora esserlo

di Aldo Carpineti

Tramonti a Viareggio
Tramonti a Viareggio

Davide aveva fatto fuori Golia che, poveraccio, era un po in sovrappeso ma, in fondo, non aveva fatto niente di male a nessuno... 

Tramonti a Viareggio
Tramonti a Viareggio

Così Davide sentì l'impellente esigenza di giustificarsi di fronte a se stesso e anche all'opinione pubblica. Mi è partito un colpo mentre pulivo la fionda... disse, in preda ad evidente imbarazzo. Non fu creduto. Però ripetendo la frase come un mantra riuscì presto a ridurre i problemi con la propria coscienza.

Così succede a tutti noi, il ricordo fa diventare le cose tutte un po più in rosa. E meno male che sia così, altrimenti, con quello che combiniamo in capo a ciascuna delle giornate che capitano sulla Terra, non vivremmo più, presi dai rimpianti e dai rimorsi di coscienza. Una difesa naturale, legittima, addirittura giustificata. 

L'abuso però dovrebbe essere evitato. Si dice tante volte che qualcuno ha una coscienza elastica, ha un pelo sullo stomaco spesso così... e può essere vero. La coscienza sporca per alcuni può non rappresentare un problema, basta un giro in lavatrice anche a basse temperature dell'acqua, tanto perché la coscienza non abbia a perdere il colore naturale ed il suo aspetto rimanga come nuovo. 

Accorgimenti molto diffusi... e poi le voci corrono, il passa parola è rapido ed efficace, anche i rimedi giustificativi alle proprie malefatte prendono diffusione capillare. Il pensarla in tanti allo stesso modo è ancor più liberatorio. Nessuno rinuncia all'utilizzo di Google e di Whatsapp e lo fa eminentemente con scopi pratici e di miglioramento della propria condizione quotidiana. Ben venga il progresso, ma la coscienza rimanga come un seppur minuscolo campanello d'allarme non del tutto insonorizzato. Come il concetto generale ma eterno del rispetto, deve avere presenza ininterrotta negli animi e nelle intenzioni di ognuno.

La TV ai tempi di Carosello, del tenente Sheridan e del Maigret di Gino Cervi aveva programmi specifici per i ragazzi a volte educativi, altre d'impronta dichiaratamente d'avventura. Rintintin e Rusty, Lassie, Ivanohe, Zorro, personaggi che hanno fatto sognare una intera generazione di giovincelli. Fra questi filmati, una serie si concludeva sempre con le stesse parole... E via verso una nuova avventura... E sia così per tutti noi, non tramonti mai il sole sulla nostra voglia di fare e di migliorarci. Finché il fisico ci sorregge, almeno nelle sue funzioni principali, ed in zucca abbiamo un minimo di lucidità intellettuale, conviene non risparmiare energie e non rimandare le assunzioni di responsabilità alle calende greche. Investimento utile per il presente e ancor più per il futuro. Non è vero che non ci sia fretta, il mondo di oggi ha urgenze immediate e numerose; val la pena di mettere alla prova sia noi stessi sia la realtà esterna.

Si muore un po per poter vivere... diceva una canzone fine anni sessanta cantata da Caterina Caselli e scritta niente di meno che da un giovane Paolo Conte. Ma le qualità delle attenzioni che abbiamo avuto ieri possono essere oggi orizzonti aperti luminosi e profondi. 

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

Giovedì 6 ottobre 2022

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